giovedì 12 marzo 2015

I primi infortuni,altre gare ed il grande obiettivo

Dopo la prima gara in quel di Chiavari,gli allenamenti e le gare sono andati via via intensificandosi.

Ricordo volentieri la 6 a Costa d'Ovada,dove anche se solo per sorteggio,arrivò il mio primo premio da runner. La gara,in aperta campagna,è di circa 6 km,3 dei quali in salita. L'ultimo pezzo di questa salita era davvero ripido e per me che non ero abituato sembrava di scalare una parete verticale.

Proporzionalmente all'aumentare dei km di allenamento,aumentavano i piccoli infortuni dovuti alla non più giovanissima età e probabilmente ad un tipo di scarpa non adatta a me (mi raccomando non trascurate mai le scarpe,che vi servano per un allenamento al mese o giornaliero).
Ho provato così l'emozione di una distorsione alla caviglia,che mi ha tenuto un mesetto lontano dall'asfalto,dopo che il mio amico Roberto mi aveva convinto a fare il giro di Leivi,di circa 13 km, (un giro molto bello ed allenante che consiglio a tutti,ma che probabilmente per il mio livello di allenamento di allora era davveroeccessivo),ho avuto un dolore sotto al ginocchio sinistro,un dolore inguinale lato destro,che si calmava solo dopo qualche km di corsa,fino ad arrivare al fianco del corridore che mi ha fatto temere per il mio fegato.

Ma nonostante ciò,non mi sono mai arreso perchè la passione era ed è tanta e avevo in testa un solo unico grande obiettivo,riuscire a correre e finire la mezza maratona di Genova ad Aprile 2014.

Tra le gare di avvicinamento all'obiettivo primario ricordo la Camminata del Roccolo ad Arenzano,un bellissimo giro,circa 9km con partenza dalla pineta,passando per la passeggiata De Andre e quella di Arenzano,la chiesa del bambin Gesù,la colletta,il maneggio ed il ritorno in pineta.
Vicino al maneggio, si doveva passare in un punto alquanto stretto,in mezzo ai cavalli che erano fuori dalle stalle e appostati proprio sul percorso,così che temevo di ricevere una scalciata da un momento all'altro.
Ricordo molto volentieri anche una gara che quest'anno non è prevista (almeno per ora),la Genoa port run. Fu bella,intanto per il percorso che terminava proprio sotto la lanterna che è il simbolo della nostra città e poi perchè ad un certo punto della gara (circa metà) un signore della Cambiaso e Risso si affiancò e mi chiese se poteva "attaccarsi" a me perchè avevamo lo stesso passo.
Gli fui molto grato di ciò perchè quando nell'ultimo km non avevo più energie,lui continuava a spronarmi dicendomi:"dai che manca poco,su forza dai!!",dimostrando che pur correndo da soli basandosi sulle proprie forze non è uno sport egoista,ma vi è molta solidarietà tra i partecipanti alle gare.
Qui sotto una foto dell'arrivo in salita.

Un'altra bella gara fu la vivi città con partenza dal terminal del porto di Voltri,percorso all'interno del porto stesso e arrivo sulla fascia di rispetto di Pra. Una 12 km con tanto di ripresa tv dall'alto fatta con un drone.


La gara successiva fu proprio la mezza maratona di Genova,ma di questa corsa emozionante parlerò in un articolo a lei dedicato,perchè le emozioni provate in quel giorno meritano uno spazio tutto loro.
In attesa del prossimo post l'invito è sempre lo stesso correre,correre,correre e ancora correre.

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