giovedì 21 maggio 2015

Percorsi nel mondo parte 4

Boston:
E’ la più vecchia maratona del mondo, e accoglie ogni anno oltre 20 mila partecipanti. 
Purtroppo dal 2013,la gara ha acquistato ancora di più un suo fascino soprattutto per la popolazione americana, dopo i gravissimi attentati terroristici sarà per sempre una maratona che emozionerà il mondo intero, diventerà testimonianza di qualcosa, di un modo di vivere e soprattutto di pensare.
La gara viene disputata il terzo lunedì di aprile di ogni anno, in occasione del Patriot’s Day, festa riconosciuta nel Maine e nel Massachusetts che celebra l’inzio della Guerra di indipendenza americana.
Attraversando la capitale del Massachussets, la gara parte da Hopkinton e si conclude a Boston, presso Copley Square.



Volete correre una gara particolare? Spartathlon:
246 km da Atene a Sparta!!!
In Grecia, ogni anno, l’ultimo fine settimana di settembre, si svolge questa gara.
E’ una corsa su strada fra le più difficili e lunghe al mondo, forse la più massacrante, ma allo stesso tempo è anche una delle più affascinanti,unica.
La nascita di questa ultramaratona la si deve a John Foden, ex ufficiale della RAF, amante della Grecia e studioso di storia greca antica. Egli fu particolarmente colpito dalla descrizione che lo storico Erodoto dava all’impresa compiuta dall’emerodromo Filippide. Gli emerodromi erano persone addestrate a correre anche oltre 24 ore consecutive e frequentemente utilizzati, in tempi di guerra, poiché rappresentavano generalmente i soli mezzi di comunicazione.
John Foden, affascinato e ammaliato dall’impresa di Filippide, si chiese se un uomo moderno sarebbe riuscito a coprire la distanza da Atene a Sparta, cioè 246 km, entro 36 ore. L’unico modo per scoprirlo era provare a ripercorrere quelle gesta, visto che era anche un appassionato ultramaratoneta.
Il giorno 8 ottobre 1982 iniziò la sua folle corsa, il cui risultato fu sorprendente in quanto terminarono la prova, con l’arrivo a Sparta, tra le 36 e le 40 ore. Dimostrarono così che Erodoto non si era sbagliato, e che l’uomo poteva coprire i 246 Km in meno di due giorni. Nel 1983, con la partecipazione di 48 atleti provenienti da 11 paesi del mondo, nacque ufficialmente la Spartathlon.


Volete provare? Allora come al solito l'invito è andate a correre,correre,correre!

Percorsi nel mondo parte 3

Polar Circle Marathon è conosciuta come “la maratona più bella del mondo” si svolge a Kangerlussuaq, Groenlandia.
Il ghiaccio e la neve senza fine di questo grande paese costituiscono lo scenario di questa gara, in cui i corridori attraversano lingue di ghiaccio, paesaggi innevati e il silenzioso e infinito deserto artico.
Bisogna correre su un terreno irregolare sterrato a tratti ghiacciato e per un breve tratto anche sulla calotta Polare (3 km).
Prestate la massima attenzione, in quanto anche con una spessa coltre di neve questa parte può essere molto scivolosa e a rendere ancor più avventurosa questa gara, vi è il rischio di cadere nei crepacci infatti è assolutamente vietato abbandonare il tracciato di gara.
La gara è a ottobre quindi le condizioni meteo sono solitamente buone e in Groenlandia in quel periodo non è troppo freddo, ci si aspetta una temperatura di circa -5 °C, il vero problema può crearlo il vento gelido.
La Polar Circle Marathon è l’occasione ideale per combinare un evento speciale ad una meravigliosa scoperta di uno degli angoli più remoti e più belli del mondo.








La maratona dell'Everest.
Già dal nome si capisce tutto, ci troviamo sul tetto del mondo. Se si è appassionati di sfide, raggiungere la vetta dell’Everest a novembre, per la maratona più “alta” del mondo, è la gara perfetta.
La gara si snoda lungo i canonici 42 chilometri su un percorso fatto di salite e discese.
La partenza è a 5184 metri sul mare, a Gorak Shep, vicino all’Everest Base Camp in Nepal.
L’arrivo è allo Sherpa town of Namche Bazaar (3446m). Si tratta certamente di una delle corse più panoramiche al mondo, bisogna correre tra rocce e sentieri attraversando monasteri buddisti, monumenti e ponti sospesi e non a caso si dice che  la Maratona dell’Everest è  la più avventurosa del mondo.
Questa gara si corre per celebrare l’anniversario della conquista del Sagarmatha (in nome nepalese dell’Everest) firmata il 29 maggio 1953 da Sir Edmund Hillary e il suo sherpa Tenzing Norgay.
Tra temperature vicine allo zero ed aria rarefatta  con bassissime percentuali d’ossigeno viene raddoppiato lo sforzo di chi deve correre e lo porta in apnea alla minima accelerazione.




Se non soffrite il freddo allenatevi e preparatevi a partire,come sempre correre,correre,correre


sabato 16 maggio 2015

Varazze di sera 2015

Venerdì 15 maggio vado a correre la mia seconda Varazze di sera. 
Nei buoni propositi d'inizio anno agonistico,questa doveva essere la gara da 10km nella quale sarei sceso sotto i 40',ma dopo il fastidioso infortunio del piriforme è la prima volta che corro una gara dalla mezza di Genova e soprattutto la prima volta che torno a correre 10 km.
Dopo le previsioni atmosferiche da panico con ciclone Ferox in arrivo,la serata si presenta buona anche se con un gran vento.
Siamo circa 600 partecipanti.
Coinvolgo anche un amico alle prime armi con la corsa ed effettuiamo un bel riscaldamento di mezz'ora circa tra corsetta,allunghi e stretching.
La partenza viene data con qualche minuto di ritardo.
Parto abbastanza bene anche se un pò timoroso di sentire dinuovo male alla gamba. Il primo km lo chiudo a 4'15" nonostante l'imbottigliamento iniziale.
Dal secondo km rallento un pochino tenendomi sui 4'20"-25" pensando che chiuderla in 45' potrebbe andare benissimo.
Le gallerie non aiutano i gps ed il mare molto agitato rilascia il sale nell'aria in dosi abbondanti. Bisogna inoltre fare attenzione al terreno non sempre regolare.
Arrivo così al giro di boa dei 5 km in circa 22' e spiccioli.
Le gambe girano abbastanza bene e così decido di aumentare il ritmo tenendomi sui 4'15",riuscendo così a recuperare qualche posizione.
Il bello di questa gara è che si corre sullo stesso tragitto andata e ritorno,quindi incontri coloro che vanno nel senso inverso prima e dopo di te e ti rendi conto della tua posizione.
Al settimo km bevo un pochino d'acqua e provo ulteriormente ad allungare la falcata,cosa che mi riuscirà in particolare nel nono km (4'05") e soprattutto nell'ultimo e decisivo dove riesco a correre in 3'57".
Chiudo la gara in 42'40" ben al di sotto delle mie aspettative ed anche delle mie condizioni fisiche. 
Mi fermo subito a "stretcharmi" data l'importanza della cosa ribaditami più volte dal fisioterapista.
Una gara bella tutta in pianura ideale per i velocisti su un percorso bellissimo sul mare.
Se non avete partecipato alla gara potete usare il percorso per allenarvi,quindi.... Correre,correre,correre

giovedì 7 maggio 2015

Percorsi nel mondo parte 2

La Desert Run è una gara a tappe e rappresenta una straordinaria occasione per correre nel deserto.
Per gli amanti della corsa, delle scoperte e dei popoli!
E' composta da tre tappe rispettivamente di Km 15, Km 21 e Km 26, per un totale di 62 km. Il percorso è vario: si corre su fondi duri e sassosi, si attraversano lingue di sabbia, si passa sopra a impressionanti dune sabbiose. Non si registrano comunque particolari dislivelli, fatto salvo quando si devono "scalare" le dune sabbiose.
Ogni tappa viene segnalata dall’inizio alla fine, tramite segnali di calce bianca disegnati sul terreno e bandiere. Tutta la gara è organizzata nel più assoluto rispetto dell'ambiente, dell'ecosistema e delle popolazioni locali. E' severamente proibito lasciare bottiglie o rifiuti. Durante la seconda tappa vengono attraversati 3 villaggi berberi: per loro è una festa come quando da noi passa il Giro d'Italia!
E' sempre presente un servizio di assistenza medica con un medico ed un'ambulanza che chiude la gara.
Per partecipare alla desert run non è richiesto alcun equipaggiamento particolare (acqua, gps...) perchè tutti i corridori sono sempre sotto controllo.Durante le tappe, gli amici possono seguire tutte le fasi della gara a bordo dei fuoristrada


MARATONA DI TROMSO (La maratona del sole di Mezzanotte): Non dite mai “correrò una maratona solo quando ci sarà il sole a mezzanotte”: a Tromsø potreste essere esauditi. La città norvegese fa parte del circolo polare artico e questa è “la gara certificata più a Nord del mondo”, al 70simo parallelo.
Da metà Maggio a metà Luglio infatti, qui il sole non scende mai sotto l’orizzonte.

GREAT WALL (e Muraglia cinese): Anche se nata solo nel 1999, la maratona della Muraglia è ricca di fascino per la sua ambientazione: “5,164 gradini nella Storia”, dicono gli organizzatori.
E infatti tanti sono gli scalini da affrontare negli oltre 40 chilometri che si snodano tra le mura più famose del mondo ed i suoi dintorni. Un’esperienza unica… anche se in realtà esiste anche la “Maratona della Muraglia cinese”, che conta oltre 20mila scalini! Non vi lamenterete più dell’ascensore rotto…
La Grande Muraglia Marathon parte dalla piazza Yin & Yang nella vecchia fortezza Huangyaguan.


Vi è venuta voglia di partecipare? Allora allenatevi tutti a correre,correre,correre!

Percorsi nel mondo parte 1

Se andiamo ad analizzare i percorsi podistici più famosi nel mondo ve ne sono un'infinità.

Una delle gare più attese ogni anno è la maratona di New York. Con oltre 40mila presenze è senz'altro la gara più affollata. Nata nel 1970 è cresciuta sempre più.
La partenza dal ponte di Verrazzano,dopo la discesa si passa per Brooklyn,per circa 19 km. I corridori passano attraverso una grande varietà di quartieri: bay ridge,sunset park,bedford-stuyvesant,williamsburg e Greenpoint.Al km 21,1 la corsa passa sul ponte Pulaski che segna la fine della prima metà di gara e l'entrata nel distretto di Queens. Dopo circa 4 km gli atleti attraversano l'East River sul temuto ponte di Queensboro che porta a Manhattan.
Questo è il punto più critico della gara in cui molti atleti accusano la fatica pertanto l'attraversamento del ponte è considerato uno dei passaggi più difficili di questa maratona. Raggiunta Manhattan, dopo circa 25,5 km, la corsa procede su First avenue, quindi passa brevemente per il Bronx, raggiunto attraverso il ponte Willis Avenue per ritornare a Manhattan. La gara procede dunque per Harlem giù per Fifth Avenue e in Central Park. La corsa prosegue per Central Park South dove migliaia di spettatori si radunano per acclamare gli atleti per l'ultimo miglio.
A Columbus circle la corsa rientra nel parco per concludersi fuori dal ristorante Tavern on the greeen.
Il limite massimo per portare a termine la corsa è di 8 ore e 30 minuti dall'inizio che viene dato alle ore 10:10. Insomma questa gara farà correre per tutti i quartieri della grande mela.

L'evento si tiene la prima domenica di Novembre,le richieste ogni anno sono oltre 100mila.
La scelta dei partecipanti avviene tramite una lotteria, ma privilegiando comunque gli atleti che hanno già partecipato o quelli in possesso di un tempo di qualifica eccellente.

Un'altra gara molto famosa negli States oltre alla maratona di Boston,è quella del Big Sur.
Il paesaggio è fantastico, permette di correre su uno dei tratti di costa più belli della California.
Per l’occasione la scenografica California State Route 1 viene chiusa al traffico per poter ammirare l’Oceano Pacifico in tutto il suo splendore.
La corsa termina nella città di Carmel, nota per essere una delle città più artistiche della nazione: ma se è la natura che cercate, allora è d’obbligo una sosta al parco statale Pfeiffer Big Sur ed alla foresta nazionale Los Padres.
Per 17 anni, l’esibizione del pianista Jonathon Lee è stata un evento nell’evento: la sua eredità artistica è stata raccolta da Michael Martinez.


Non viene voglia di andarle a correre?