lunedì 22 febbraio 2016

Trovare il lato positivo anche da una giornata no

Domenica 21 Febbraio vado a correre l'arrampicata alla Bocchetta per la mia seconda volta.
Il percorso di gara è tutto in salita per ben 8.08km con un dislivello importante.
La partenza della corsa è fissata per le 930 nella piazza del comune di Campomorone (Genova).
Facciamo prima una parata di corsa per le vie del paese,anche se la gente non sembra essere molto attratta dalla cosa.
Alle 930 in punto si parte,siamo circa 250 runners impavidi.
Parto molto bene tanto che il primo km lo chiudo con quasi 40 secondi meno del tempo dell'anno passato.
Anche sul secondo riesco a guadagnare qualche misero secondo.


Il terzo è una delle poche parti della gara dove si può allungare un pochino perchè c'è qualche tratto semi pianeggiante ed inoltre vi è il primo ristoro,il primo ristoro appunto....
Prendo l'acqua al volo e la mando giù nonostante sia fredda,ma non mi da affatto beneficio anzi....
Dopo poche centinaia di metri mi prende un forte senso di nausea tanto che faccio fatica a mantenere il mio ritmo e son costretto a fermarmi qualche istante,mi da tutto fastidio,i calzettoni a compressione graduata mi stringono e li tiro giù,una gamba un pò indolenzita,la tosse (residuo del raffreddore ancora presente) che si fa sentire di più per lo sforzo....ma un runner non si arrende di fronte a nulla e riparto seppur a ritmo più blando e provo a migliorare il mio tempo di gara pur senza avere grandi risultati.
Nonostante ciò non mollo anche se le gambe ed il fiato non vanno come vorrei,la nausea persiste anche se con minore intensità.
Era da tanto che non correvo in salita e nonostante io sia un buon "salitista" accuso parecchio questa gara di oggi.


Vado avanti ed arrivo all'ultimo km abbastanza scoppiato,ma cerco di tirare fuori le ultime energie e riesco ad allungare comunque chiudendo al 66esimo posto con circa 2 minuti di ritardo rispetto alla stessa corsa dell'anno scorso.
Arrivati in cima (circa 850m) il clima è da film di Fantozzi con freddo nebbia e chi più ne ha più ne metta.
L'organizzazione stavolta lascia un pò a desiderare e prima di riportarci giù con le navette ci raffreddiamo per bene ma pazienza fa parte della nostra scelta sportiva....
Mi sento deluso e svuotato per la mancanza del risultato prefissatomi alla vigilia della gara,ma allo stesso tempo quanto scritto più su è una piccola attenuante.
Passo il resto della giornata ad autocriticarmi,ma poi valuto anche gli aspetti positivi di questa gara,ovvero i primi 3 km fatti alla grande e lo sprint finale e comunque una posizione di classifica buona nonostante le difficoltà.
Ripartire da qui,anche dalle giornate no bisogna saper trarre qualcosa di positivo e tornare immediatamente in pista per migliorarsi. Vorrei ricorrerla già oggi per dimostrare a me stesso che è stato solo un incidente di percorso e nulla più....
Quindi come al solito...correre,correre,correre,correre!!!

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